Il progetto Terre Artigiane nasce nel 2014 a sostegno del concetto che la gestione integrata delle risorse e dei valori culturali territoriali, coniugata ad un rapporto di reciproco scambio tra i diversi settori produttivi, favorisce una crescita ed un arricchimento sociale del luogo e di chi lo abita.

L’idea si ispira all’Art. 9 della Costituzione Italiana:

La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione

L’idea progettuale, oltre a recepire i principi fondamentali della Costituzione del nostro Paese, fa propri gli obiettivi della recente Normativa della Regione Marche n. 4/2010 Norme in materia di beni e attività culturali, che promuove e favorisce l’organizzazione di itinerari culturali e turistici, che promuovono valori ed identità dei territori, con particolare attenzione all’artigianato artistico ed alle produzioni di qualità. Il progetto intende riaffermare l’importanza sociale del lavoro artigiano nei più variabili aspetti: culturali, storici, ambientali, ricreativi, economici ed ecocompatibili per coglierne i valori intrinseci passati, presenti e futuri rendendolo esempio di possibile sviluppo sociale sostenibile.

L’obiettivo del progetto è costituire una rete integrata di scambio tra i settori manifatturieri che fanno produzione di qualità, tra le strutture che praticano e tendono alla green economy e quelle che fanno promozione, informazione e accoglienza turistica, al fine di attivare, nel territorio, un processo economico soft e duraturo, basato sul ‘capitale umano’ e sul ‘capitale culturale ed ambientale’, ovvero sul ‘capitale sociale’.

Una sezione del progetto è dedicata alla creazione e sostegno delle diverse forme di incoming del settore turismo interessato all’artigianato. Il programma, quindi, ha come obiettivo quello di stimolare soggetti pubblici e privati che si occupano di servizi turistici, per avviare e promuovere filiere turistiche integrate con il mondo dell’artigianato.

I visitatori che intraprendono un ‘viaggio lento’ nelle colline marchigiane, possono essere coinvolti in una moltitudine di fattori emozionali che risulterà sicuramente di grande suggestione. Il percorso si presta a diversi modi di viaggiare: mountain bike, trekking a piedi, trekking a cavallo e con gli asini che evocano tra l’altro antichi mezzi di trasporto di cose e persone. L’organizzazione di ‘pacchetti vacanza’ con la proposta del ‘viaggio lento’, con soste dedicate a racconti di narrativa popolare e/o fantastica nei luoghi più belli ed interessanti del percorso, potrebbe essere di particolare attrattiva e suggestione, ulteriormente arricchito, una volta giunti nei centri storici, da esperienze di incontro con artigiani e produttori e di degustazioni di prodotti tipici.

In una logica di sviluppo di forme di economia integrata tra vari settori caratterizzanti di un territorio (artigianato, eno-gastronomia, servizi e attività culturali e turistiche), i nodi della rete integrata diventano le strutture museali.

Le strutture museali già presenti su questo territorio rendono possibile, da subito, la creazione di un percorso culturale particolarmente adatto alla formazione scolastica e allo sviluppo di attività turistiche tramite un percorso filologico integrato che partendo dal Museo della civiltà contadina allestito presso i locali del centro visite dell’Abbadia di Fiastra passa al Museo del vino cotto di Loro Piceno, arriva presso il Museo aperto per lavori proposto a Mogliano con questo progetto, e si conclude a Petriolo nel Museo dei legni processionali.