COSA VEDERE
Le luci dei riflettori illuminano subito lassù, verso il punto più alto della collina. Ed eccolo, il Serbatoio dell’Acquedotto: due grandi gallerie parallele che servivano per rifornire d’acqua tutta la città sottostante.
>L’inquadratura si sposta poi in basso dove sorge, maestoso, il Teatro. È uno dei più grandi d’Italia e l’unico che conserva ancora consistenti tracce di intonaco dipinto.
Poi, d’improvviso, l’angolo di ripresa si allarga e la scenografia appare nella sua interezza: l’Edificio a nicchioni, lo spettacolare raccordo tra i vari livelli della città.
E quando sei li, convinto che queste bellezze valgano già il prezzo del biglietto, lo spettacolo ti sorprende ancora. Lo sguardo cade sulla maestosa area sacra: un tempio minore e un grande Tempio con criptoportico. Per un attimo puoi perderti tra gli affreschi che raccontano la propaganda augustea, i deliziosi riquadri con scene di animali, le maschere lunari.
Ma non indugiare troppo: fuori ti aspetta l’imponente Cinta muraria (in alcuni punti alta fino a cinque metri) e l’Anfiteatro, fatto costruire da Lucio Flavio Silva Nonio Basso alla fine del I sec. d.C.
La luce spegne. Il sipario si abbassa.
Che dici, ti abbiamo strappato un applauso?